Mutui: attenzione prima di firmare.
Gli italiani hanno sempre considerato la propria casa come un bene intoccabile, come una forma di investimento sicuro, scegliendo di spendere i propri risparmi nel cosiddetto mattone. Certo, negli ultimi anni, a causa dei problemi economici delle famiglie italiane,il mercato immobiliare ha subito una forte crisi con il valore immobiliare diminuito e le difficoltà nell’ottenere il mutuo dalle banche. A tutto questo si è aggiunto in queste ore, la scelta del governo che nel recepire la direttiva comunitaria 2014/17, ha stabilito che la casa passerà alla banca dopo 18 mesi di morosità. Una scelta che di certo non potrà far piacere alle famiglie italiane, già in difficoltà a causa della crisi economica.
Prima di tutto, non vi sarà nessuna retroattività, con la normativa sull’inadempimento che non sarà applicabile ai contratti già in essere. Inoltre, la clausola sull’inadempimento sarà facoltativa, quindi la banca non potrà obbligare il cliente a firmarla, questo vuol dire che dopo le 18 rate non pagate, la casa potrà essere messa in vendita solo dopo uno specifico atto da parte del consumatore.
Viene vietato il “patto commissorio” disciplinato all’articolo 2744 del codice civile e con cui si prevede che in mancanza del pagamento di un debito nel termine fissato, proprietà della cosa posta a garanzia dell’adempimento passerà al debitore.
Mentre si pensa invece di disciplinare il “patto marciano” con cui la banca può trattenere dopo la vendita dell’immobile solo quanto ancora dovuto dal cliente.
Potrebbe essere inoltre introdotto il principio secondo cui, in caso di inadempimento, il trasferimento dell’immobile alla banca comporterà l’estinzione del debito, anche se il valore immobiliare dell’appartamento sarà inferiore a quello del debito residuo
Nel decreto legislativo si pensa di inserire un esperto di settore, che sarà a tutela dal consumatore, e che sulla procedura dovrà vigilare la Banca d’Italia. Inoltre, la valutazione dell’immobile dovrà essere effettuata da un perito indipendente nominato dal tribunale. Con l’applicazione delle clausole sopra elencate, si pensa di evitare la procedura giudiziaria, così da prevedere una diminuzione di costi da parte del cliente, ma sarà davvero così?
Il rapporto tra banca e cliente non sempre è caratterizzato dalla massima trasparenza, a maggior ragione con l’inserimento di queste nuove clausule, così prima di sottoscrivere un contratto, potrà rivolgersi alla nostra Associazione per evitare di incappare in qualche spiacevole sorpresa.