Ecco di seguito l’elenco delle malattie croniche per la pensione d’invalidità.
Malattie croniche dell’apparato cardiocircolatorio
aritmie gravissime: invalidità dall’81 al 100%;
coronaropatia gravissima sino all’allettamento o ipocinetica da scompenso cardiaco cronico terminale: invalidità dall’81 al 100%;
miocardiopatie con insufficienza cardiaca gravissima sino all’allettamento o ipocinetica da scompenso cardiaco cronico terminale: invalidità dall’81 al 100%;
trapianto cardiaco complicato: invalidità dal 61 al 100%;
valvulopatie di grado severo scompensate: invalidità dall’81 al 100%;
difetto interatriale (dia) – stadio IV – dia di grado severo. Gravi esiti di chiusura di dia. Inoperabile: invalidità dal 71 al 100%;
difetto interventricolare (div) stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
pervietà del dotto arterioso stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
pericardite cronica o esiti di pericardite cronica – stadio V: invalidità dall’81 al 100%;
cardiopatia ipertensiva scompensata: invalidità dall’81 al 100%;
trapianto di cuore e polmoni complicato, la percentuale ottenuta va considerata in concorrenza con la valutazione di base del trapianto cuore – polmoni: invalidità dal 71 al 100%;
arteriopatia ostruttiva cronica periferica con ischemia cronica e dolore a riposo con lesioni trofiche estese o gangrena: invalidità dall’81 al 100%.
Malattie croniche dell’apparato respiratorio
broncopneumopatie asmatiche severe: invalidità dall’81 al 100%;
broncopneumopatie ostruttive severe: invalidità dall’81 al 100%;
broncopneumopatie restrittive severe: invalidità dall’81 al 100%;
interstiziopatie severe: invalidità dall’81 al 100%;
trapianto di polmone complicato: invalidità dal 71 al 100%.
Malattie croniche dell’apparato digerente
stenosi esofagea con ostruzione serrata che richiede una gastro/entero-stomia: invalidità al 100%;
cirrosi epatica classe C di childpugh (punteggio superiore a 9): invalidità dall’81 al 100%;
trapianto di fegato complicato: invalidità dal 61 al 100%;
trapianto di intestino complicato: invalidità dal 61 al 100%;
malattie infiammatorie croniche intestinali (III e IV classe): invalidità dal 61 al 100%.
Malattie croniche dell’apparato urinario
insufficienza renale terminale in emodialisi trisettimanale complicata da cardiopatia ischemico ipertensiva e/o cardiomiopatia e/o ipotensione grave e/o neuropatia e/o osteodistrofia e/o anemia grave e/o sindrome emorragica: invalidità al 100%;
trapianto renale con complicanze: invalidità dal 51 al 100%.
Malattie croniche dell’apparato endocrino
diabete mellito con complicanze moderate: invalidità dal 61 al 100%;
acromegalia con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
sindrome di cushing con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
insufficienza corticosurrenale con plurimi ricoveri per crisi surrenaliche recidivanti: invalidità al 100%.
Malattie croniche dell’apparato neurologico
sclerosi multipla EDSS pari o superiore a 6: invalidità del 100%;
demenza vascolare con cdr 2-5: invalidità del 100%;
morbo di Alzheimer con cdr 2-5: invalidità del 100%;
morbo di Parkinson –stadio 4 – 5 di hy (severa disabilità; ancora in grado di camminare o stare in piedi senza assistenza – obbligato alla sedia a rotelle o costretto a letto, a meno che aiutato) o stadio 3 con gravi effetti collaterali da farmaci antiparkinsoniani: invalidità dal 91% al 100%;
epilessia con crisi plurisettimanali generalizzate o parziali complesse: invalidità dal 91% al 100%;
emiplegia: invalidità dall’81 al 100%;
paraparesi con deficit di forza grave: invalidità dall’81 al 100%;
paraplegia: invalidità del 100%;
tetraparesi con deficit di forza medio: invalidità dal 91 al 100%;
tetraparesi con deficit di forza grave: invalidità del 100%;
atassia cerebellare con disabilità grave o totale: invalidità del 100%;
afasia di livello 1 o 0 alla asrs: invalidità dall’81 al 100%;
mielomeningocele in associazione con deficit radicolari lombosacrali e sfinteriali: invalidità dall’81 al 100%;
mielomeningocele associato ad arnold-chiari di tipo II e/o idrocefalo: invalidità del 100%;
miopatie con grave astenia prossimale grado 5 mdrs: invalidità dal 91 al 100%;
distrofia di duchenne: invalidità del 100%.
Invalidità: le malattie psichiche
disturbo amnesico persistente indotto da sostanze (tipo korsakoff): invalidità del 100%;
schizofrenia di tipo disorganizzato, catatonico, paranoide, non specificata (deficit grave): invalidità del 100%;
schizofrenia residuale (deficit grave): invalidità del 100%;
disturbo schizoaffettivo (deficit grave): invalidità del 100%;
depressione maggiore, episodio ricorrente (deficit grave): invalidità del 100%;
disturbo bipolare I (deficit grave): invalidità del 100%;
anoressia nervosa (deficit grave): invalidità dal 75 al 100%;
ritardo mentale grave e profondo: invalidità del 100%.
I benefici che la legge prevede a favore di chi è dichiarato invalido civile variano a seconda della percentuale di invalidità riconosciuta. Schematicamente, quindi, possiamo così sintetizzare:
invalidità pari o superiore al 34% (soglia minima): prestazioni di carattere socio-assistenziale quali, ad esempio, prestazioni protesiche e ortopediche;
invalidità pari o superiore al 46%: iscrizione al collocamento mirato;
invalidità pari o superiore al 50%: congedo straordinario per cure (se previsto dal Ccnl);
invalidità pari o superiore al 67%: esenzione parziale pagamento ticket per visite specialistiche, esami e diagnostica strumentale.
invalidità pari o superiore al 74%: assegno mensile di assistenza;
invalidità pari al 100%: pensione d’inabilità.
L’assegno di invalidità spetta solo a chi sia dichiarato invalido con una percentuale compresa tra il 74 e il 99%; inoltre, a differenza dell’indennità di accompagnamento, è necessario anche che il soggetto versi in uno stato di bisogno economico.
La pensione di inabilità, invece, spetta solamente a chi viene riconosciuta un’invalidità pari al 100%.
Inoltre, la persona invalida al 100% che sia anche incapace di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o con necessità di assistenza continua o che non sia in grado di compiere autonomamente gli atti quotidiani della vita, ha diritto anche all’indennità di accompagnamento a prescindere dai requisiti economici.